mercoledì 12 dicembre 2018

FAMIGLIE RICOSTITUITE E MEDIAZIONE FAMILIARE


I FIGLI AL CENTRO. FAMIGLIE RICOSTITUITE E MEDIAZIONE FAMILIARE
(tratto dalla relazione al convegno nazionale A.E.Me.F "Prospettive della mediazione familiare nell'interesse prevalente dei figli" della dott.ssa Ana Maria Sanchez Duran. Roma 20 ottobre 2018)

La mediazione familiare è un strumento di gestione della conflittualità insorta prima, durante e dopo la cessazione dei rapporti di coppia utile per la sua valorizzazione della genitorialità condivisa, con una valenza preventiva dei disagi dei figli attraverso la salvaguarda dei legami. C’è una crescente sensibilità rispetto ai diritti dell’infanzia in queste situazioni che possono essere riassunti, con la Garante dell’Infanzia, come il diritto “a preservare le relazioni familiari, a non esser separati dai genitori, a mantenere rapporti regolari e frequenti con ciascuno di essi e, soprattutto, a essere ascoltati sulle questioni che li riguardano” (Filomena Albano). Parallelamente, negli strumenti internazionali, cogenti e non, la mediazione familiare occupa un ruolo sempre più rilevante come strumento di tutela di questi diritti che mette al centro i figli e i suoi bisogni. E’ infatti un contesto di natura interdisciplinare atto in molti casi (non in tutti) a favorire la consapevolezza degli adulti sulla grande trascendenza delle loro decisioni sulla vita dei figli e sulla necessità di “mantenere inalterata la centralità del figlio nella costruzione comune del nuovo assetto familiare” come leggiamo nell’Introduzione alla Carta dei Diritti dei figli nella separazione dei genitori, recentemente pubblicata dall’Autorità Garante dell’Infanzia e l’Adolescenza.
Questa valenza preventiva e di tutela di diritti dei figli è specialmente importante nella ricomposizione familiare, soprattutto in considerazione dell’anomia in cui si muovono le nuove relazioni (e conflitti) che vengono a crearsi. L’apparizione di nuove persone nella vita del bambino si traduce in una maggiore complessità nella gestione delle dinamiche relazionali e in nuovi scenari della conflittualità familiare. Solo impostando la nuova situazione in una logica dinamica e cumulativa (e non in una logica sostitutiva ed alternativa) pur mantenendo la centralità delle figure genitoriali primarie, la “costellazione familiare ricomposta” (Mazzoni) riuscirà ad essere funzionale al benessere dei figli, mettendo a disposizione nuove risorse affettive e materiali che si aggiungono alle precedenti. Attraverso il sostegno che la mediazione procura ai genitori nell’arduo processo di riorganizzare relazioni familiari, i figli possono veder soddisfatti i loro bisogni evolutivi e tutelati i loro diritti. Come contesto di aiuto nella transizione familiare, la mediazione familiare si rivela utile nei diversi momenti lungo il continuum che va dalla separazione alla ricomposizione, mantenendo il focus sul futuro, incoraggiando la cooperazione genitoriale, riducendo la rivalità tra genitori e nuovi compagni, facilitando la comunicazione fra adulti e tra adulti e bambini, negoziando modalità pratiche di inserimento di nuovi partner e il ruolo a svolgere nella vita dei figli (Parkinson), e in definitiva, aiutando adulti e bambini nel processo di accettazione/adattamento alla nuova realtà. Inoltre ha una grande potenzialità nell’esercizio del diritto del figlio ad esprimere liberamente la propria opinione su ogni questione che lo interessa, e a che il suo punto di vista sia debitamente preso in considerazione, tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità (art. 12 della Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo). La possibilità di un coinvolgimento diretto è una questione molto controversa nella letteratura sulla mediazione: c’è chi la esclude assolutamente e chi invece concepisce la partecipazione dei bambini insieme ai genitori come una fase vera e propria del processo di mediazione, in coesistenza con altre posizioni che accettano alcun grado di partecipazione in certi circostanze, per esempio, quando sono i genitori o i propri figli a chiederlo e i figli sono di una certa età. In vista del diritto dei figli ad esprimere le proprie opinioni la questione si centrerebbe soprattutto nelle modalità in cui possa essere esercitato, minimizzando i rischi. Oggi è obbligato che, anche nel contesto della riorganizzazione familiare, i figli trovino uno spazio di parola dove esprimersi liberamente, senza pressioni, senza paura delle conseguenze e senza essere sovraccaricati, uno spazio tutto loro, dove non si cerchino risposte a beneficio degli adulti e non li si chieda di prendere decisioni al posto dei grandi). La “Child inclusive mediation” è una modalità operativa che crea un contesto particolarmente indicato per dar voce ai figli. Molto diffusa in Australia ed in Gran Bretagna, arriva in Italia dalla mano della nota mediatrice e formatrice inglese, Lisa Parkinson, ed è stato recepito, adattandolo alla nostra realtà e applicato a Firenze dall’Associazione Mediamente. E’ un modello che prevede, previo consenso dei genitori, la possibilità di invitare i figli a parlare con il mediatore, in uno spazio confidenziale e riservato. L’invito si fa soltanto dopo attenta valutazione insieme ai genitori dei vantaggi e svantaggi per i/l figlio/i nel caso concreto, un’accurata preparazione dei seguenti step a seguire e lo stabilimento di regole precise. Il mediatore familiare che incontra bambini e adolescenti ha bisogno di una specifica formazione di specializzazione nell’applicazione del modello e poi di essere sostenuto da un supervisore esperto.
In conclusione, la mediazione familiare è uno strumento molto appropriato in caso di ricomposizione familiare ai fini della salvaguarda dei legami familiari, favorendo la cooperazione tra tutti gli adulti coinvolti per il sereno sviluppo dei figli. Appropriato per la sua flessibilità, che permette pianificare e strutturare un percorso “su misura”, adattandolo alla maggiore complessità di queste situazioni, e articolando al suo interno uno spazio di parola ai figli, che contribuisca a migliorare la comunicazione familiare.


Dott.ssa Ana Maria Sanchez Duran
Mediatrice familiare A.I.Me.F. n.147
Socia fondatrice Ass. Mediamente (Firenze)
anam.sanchez@aimef.it

lunedì 3 dicembre 2018

Date 2019 del PerCorso di Formazione per Conduttori di Gruppi di Parola

PerCorso di Formazione per Conduttori di Gruppi di Parola per Bambini e Adolescenti che vivono Transizioni Familiari


Corso 2019: Aperto il termine di iscrizione 

Per coloro che si iscriveranno entro il 21 dicembre 2018 alcune facilità

Il corso vuole fornire le conoscenze teoriche e pratiche, strumenti, tecniche e modalità operative necessarie per la gestione di gruppi narrativi ed espressivi per bambini e adolescenti, come intervento teso al sostegno della cogenitorialità e dei legami familiare in situazioni di trasformazione familiare e specialmente, nella riorganizzazione familiare dopo la separazione e divorzio dei genitori.

Si articola in tre moduli: 
Primo modulo "I figli di fronte alle transizioni familiari.  La risorsa del Gruppo di parola per bambini e adolescenti":
Sabato 9 e Domenica 10 Febbraio 2019 
Orario 9.30-18.30 
Secondo modulo "Il Gruppo di parola: Metodologia, Strumenti e Tecniche di conduzione. La Costruzione della pratica"
Sabato 9 e Domenica 10 Marzo 2019
Orario 9.30-18.30 
Terzo modulo "La revisione della pratica"
Sabato 19 e Domenica 20 Ottobre 2019
Orario 9.30-18.30 

Il corso si rivolge a mediatori familiari ed altri professionisti (psicologi, medici, psichiatri, pedagogisti, avvocati, educatori, assistenti sociali, counselor) con esperienza nel lavoro con minori e di intervento nelle situazioni di conflitto familiare. 

Docenti: Ana Maria Sanchez Duran e Francesca Fabbri, conduttrici di Gruppi di Parola dell’Associazione Mediamente di Firenze, formate da Marie Simon, Mediatrici familiari, supervisori e counselor relazionali. 
Con il patrocinio e accreditamento per l'aggiornamento professionale:
Riconosciuti n. 11 Crediti formativi   A.I.Me.F.:

Organizza Associazione Mediamente Info: 320 0622844 oppure info@associazionemediamente.org

Calendario 2019 Supervisione di gruppo per Mediatori Familiari




E' già disponibile il calendario 2019 sulle attività proposte  dall'Associazione Mediamente per la Supervisione di gruppo per Mediatori Familiari, 11 appuntamenti da scrivere in agenda!
Come negli scorsi anni, si terranno 9 laboratori mensili di 2 ore ciascuno, in orario 16.00 a 18.00, a cui potranno partecipare i soci dell'Associazione Mediamente in regola con la quota (€30 all'anno) condotti dalla Dott.ssa Ana Maria Sanchez Duran, Supervisore Mediatore familiare Socia A.I.Me.F. n. 147, iscritta all'elenco di Supervisori A.I.Me.. dal 2015. 
Inoltre e per facilitare la partecipazione anche a coloro che abitano fuori Firenze, ci sono anche 2 giornate di supervisione di 6 ore ciascuna:
Sabato 6 aprile e 16 novembre (10.00-17.30) 
Lavoreranno sui casi portati dagli stessi partecipanti e anche su questioni di tipo tecnico o deontologico relative alla pratica del mediatore familiare. Il gruppo e la sua forza, insieme al supervisore, un mediatore familiare e formatore di pluriennale esperienza, costituiscono un sostegno insostituibile per i professionisti della mediazione familiare. Sarà rilasciato un attestato per le ore di partecipazione sottoscritto da un Supervisore valido all'ottemperanza dell'obbligo di 10 ore annuali di supervisione ai sensi della normativa UNI 11644.  I posti sono limitati (massimo di 10 partecipanti)
  
Scarica il modulo di ammissione a socio e invialo a info@associazionemediamente.org

Su richiesta è anche possibile avere incontri di supervisione individuale con un Supervisore AIMeF, sia di persona che online. 
Per info: 320622844


giovedì 8 febbraio 2018

Laboratorio di Supervisione in Mediazione dei Conflitti Familiari

Nel mese di aprile ci sarà la prima delle due giornate di supervisione (ore n.6) organizzate dall'Associazione Mediamente


Sabato 21 aprile 2018

                dalle ore 10.00 alle ore 17.30

sede Via Fra’ Bartolommeo 24 – Firenze
c/o studio medico 1° piano
condotto da Ana Maria Sanchez Duran (supervisore Mediatore Familiare A.I.Me.F.), Paola Barletti (supervisore Mediatore Familiare A.I.Me.F. e counselor supervisore A.N.Co.Re.) e Francesca Fabbri (counselor supervisore A.N.Co.Re.) seguendo una propria metodologia di supervisione di gruppo.


Il laboratorio avrà carattere pratico, vertendo principalmente su casi portati dagli stessi partecipanti. Inoltre la domanda di supervisione potrà far riferimento anche altri aspetti deontologici o pratici della professione o del lavoro del gruppo di supervisione.
Lavoreremo quindi per favorire l’esplorazione dei bisogni del professionista nel fronteggiare le difficoltà che incontra nel setting. Individueremo i punti di forza, le modalità e le tecniche a sostegno della sua attività professionale.
Verranno supervisionati un massimo di 5 casi/domande di supervisione durante la giornata. I partecipanti che desiderano lavorare su un proprio caso son pregati di comunicarlo tempestivamente (anche sul modulo di iscrizione).
 Sarà rilasciato attestato per n. 6 ore di partecipazione da Supervisori A.I.Me.F./ANCoRe
Sarà attivato con un minimo di 6 partecipanti. Massimo 10 partecipanti.
Le richieste saranno accolte in ordine di arrivo.
Termine d’iscrizione: 16 aprile 2017 

Per info ed iscrizioni:

  
Al termine dell’incontro i partecipanti saranno pregati di compilare la Scheda di valutazione della qualità dell’iniziativa scaricabile dal sito A.I.Me.F. nella sezione della modulistica


Dalla solitudine al senso di condivisione:
I supervisori A.I.Me.F. come forma di sostegno ai Mediatori Familiari nei momenti di impasse
Dal 2015 l’A.I.Me.F. ha promosso la formazione di Supervisori per rispondere al bisogno di sostenere e supportare la pratica professionale di tutti i Mediatori Familiari A.I.Me.F.
I supervisori, mediatori esperti appartenenti a diverse scuole di pensiero, trovano nelle regole A.I.Me.F. lo spazio per armonizzare un intervento e rispondere alle difficoltà che si presentano nelle trattazioni dei casi.
In uno scambio circolare, le esperienze a confronto costituiscono forme di arricchimento e promozione delle culture della mediazione.
A seguito della norma UNI 11644, i soci A.I.Me.F. devono svolgere un minimo di 10 ore di supervisione professionale individuale o di gruppo con un Mediatore Familiare Formatore e Supervisore. 

Attività di Supervisione professionale per mediatori familiari e counselor per 2018

L’Associazione Mediamente organizza nel 2018 un ciclo di laboratori di supervisione in mediazione dei conflitti familiari, condotto da Ana Maria Sanchez Duran (supervisore Mediatore Familiare A.I.Me.F.), Paola Barletti (supervisore Mediatore Familiare A.I.Me.F. e counselor supervisore A.N.Co.Re.) e Francesca Fabbri (counselor supervisore A.N.Co.Re.) seguendo una propria metodologia di supervisione di gruppo.
Queste sono le date:


Al termine di ogni incontro i partecipanti compileranno la Scheda di valutazione della qualità dell’iniziativa, da scaricare dal sito A.I.Me.F. nella sezione della modulistica.

Su richiesta è anche possibile effettuare incontri di supervisione individuale con un Supervisore AIMeF o ANCoRe, sia di persona che online.

Per info ed iscrizioni:






Dalla solitudine al senso di condivisione:
I supervisori A.I.Me.F. come forma di sostegno ai Mediatori Familiari nei momenti di impasse
Dal 2015 l’A.I.Me.F. ha promosso la formazione di Supervisori per rispondere al bisogno di sostenere e supportare la pratica professionale di tutti i Mediatori Familiari A.I.Me.F.
I supervisori, mediatori esperti appartenenti a diverse scuole di pensiero, trovano nelle regole A.I.Me.F. lo spazio per armonizzare un intervento e rispondere alle difficoltà che si presentano nelle trattazioni dei casi.
In uno scambio circolare, le esperienze a confronto costituiscono forme di arricchimento e promozione delle culture della mediazione.
A seguito della norma UNI 11644, i soci A.I.Me.F. devono svolgere un minimo di 10 ore di supervisione professionale individuale o di gruppo con un Mediatore Familiare Formatore e Supervisore. 

giovedì 25 gennaio 2018

IN PARTENZA GRUPPO DI PAROLA PER FIGLI CON GENITORI SEPARATI



E' aperto il termine di iscrizione per il prossimo
Gruppo di Parola per bambini da 6 a 12 anni che vivono una transizione familiare
organizzato dall'Associazione Mediamente

Il Gruppo di parola per bambini (età 6-11 anni) o adolescenti (età 12-16 anni) che vivono una situazione di transizione familiare, come la separazione o il divorzio dei genitori è un’opportunità di stare insieme e condividere esperienze con altri bambini che vivono la stessa situazione.

Vieni alla Presentazione che si terrà il 26 febbraio ore 17.30 presso il Centro affidi del Comune di Firenze, in via Palazzuolo 12.

Un ciclo di 4 incontri con i bambini, di tipo laboratoriale, per facilitare la comprensione e l’adattamento dei figli alla situazione familiare che stanno vivendo: Lunedì 5-12-19-26 marzo 2018 dalle 17.30 a 19.30
presso il Centro affidi del Comune di Firenze, in via Palazzuolo 12.

Entrambi i genitori sono invitati a partecipare nella 2a parte del 4° incontro per una condivisione tra gruppo e genitori

Dopo l’ultimo incontro è possibile fissare un colloquio gratuito con le due conduttrici, le dott.sse Francesca Fabbri e Ana Maria Sanchez Duran, cofondatrici dell’Associazione Mediamente, mediatrici familiari con formazione specifica alla conduzione di gruppi di parola per bambini o adolescenti.

Grazie al finanziamento del Comune di Firenze all’interno del progetto “Affidiamoci insieme ancora”   
La Partecipazione è gratuita
Info e iscrizioni:
Associazione Mediamente
cell. 320.0622844 email: info@associazionemediamente.org
Iscrizioni entro il 19 febbraio (o fino esaurimento posti)
Per la partecipazione del figlio è necessaria l’autorizzazione di entrambi i genitori tramite la scheda di iscrizione.